Mi piace iniziare dall’etimologia della parola, che deriva dal latino “PASSUS” cioè passare fisicamente, andare, attraversare…ed ha come sinonimi donare, inviare, trasferire…ecco nel caso in esame, il sinonimo TRASFERIRE è forse il termine più appropriato…perché rende l’idea di un qualcosa che viene dato a qualcun altro… di cui si deve avere cura…
Essendo la pallacanestro un gioco di squadra, con schemi ed obiettivi precisi, necessari a mettere in difficoltà i difensori, a mio giudizio, il primo fondamentale tecnico – tattico per importanza, è il passaggio. Infatti si dovrà cercare di far arrivare il pallone là dove la difesa è in svantaggio, con passaggi idonei. La bravura e l’abilità dei giocatori consiste nell’essere in grado di riconoscere in brevissimo tempo, il tipo di passaggio più efficace per quella situazione, e portarlo a buon fine.
Tutti nel campo di gioco rappresentano la propria personalità con pregi e difetti… infatti spiccano giocatori altruisti, generosi, orgogliosi, vincenti…ma anche egoisti, egocentrici, testardi e perdenti. Naturalmente una squadra formata da giocatori altruisti risulterà certamente più temibile perché COMPATTA, di una composta da una maggioranza di giocatori egocentrici, anche se individualmente possono essere più forti…per il semplice fatto che gli altruisti trasferiscono la loro fiducia gli uni agli altri…passandosi la palla…al contrario degli egocentrici che non si fidano di nessun altro… al di fuori di se stessi…e questo è disgregante. La vera essenza di una squadra vincente… è rispettarsi reciprocamente, ed avere il piacere di passarsi la palla…dove ognuno sà che, mettendosi nelle giuste condizioni, può arrivare un passaggio in qualsiasi momento per essere pericoloso… chiaramente la fiducia và guadagnata, meritata e ripagata…
Il primo passaggio che effettuiamo E’ nel senso metaforico, trasferendo il knowhow, cioè tutto l’insieme del sapere e delle competenze tecnico-tattiche in nostro possesso… ma spesso ci dimentichiamo che vengono anche trasferiti, o non trasferiti… tutti quei messaggi non verbali… spesso inconsci…come la passione, la sincerità, il carisma personale, la fiducia, l’organizzazione…ma anche la paura, l’ansia, la frustrazione, l’incompetenza…e saranno proprio questi “passaggi” che faranno riuscire o meno quello che si vuole trasferire. Quindi la prima cosa che un allenatore dovrebbe curare è la corretta comunicazione per essere efficace…e una volta stabilita, si può iniziare a condividere, con la squadra, la propria idea di gioco, qualunque essa sia.
Le caratteristiche per effettuare un buon passaggio devono essere:
1) PRECISIONE derivante dal vedere il compagno libero, pre-vedere lo sviluppo del gioco, calcolando la traiettoria del punto di arrivo, es un compagno in movimento, e dalla tecnica per scegliere il tipo di passaggio più corretto alla situazione in essere.
2) TEMPISMO derivante da un buon equilibrio fisico (posizione) che ci permette di imprimere alla palla la giusta velocità ed intensità perché giunga nel più breve tempo possibile nelle mani del ricevente
Perché un passaggio vada a buon fine, serve anche la collaborazione del RICEVITORE, che deve farsi trovare smarcato in un preciso spazio, in un preciso momento, tenendo un contatto visivo con il passatore.
Esistono vari tipi di passaggio che possono essere usati a seconda della situazione, alcuni molto frequentemente, altri meno. Fra i più frequenti usiamo:
o il passaggio di apertura dopo rimbalzo difensivo effettuato con due mani sopra la testa, dove il più velocemente possibile, si cerca di far arrivare la palla nelle mani di un compagno, evitando possibili intercetti da parte degli avversari che ne ostacolano l’azione. Questo tipo di passaggio è sicuramente il più usato e più efficace, anche per ribaltare i lati quando siamo in attacco (lato forte – lato debole) ed anche per servire il post basso dal post alto. Contro la difesa schierata invece, i passaggi più efficaci. oltre quelli sopra la testa, sono quelli diretti con una mano dal palleggio, proteggendo la palla con il corpo, effettuati sia con mano destra che sinistra. Abbiamo poi passaggi battuti (bounce pass), necessari dentro l’area se vogliamo servire un compagno che taglia a canestro, e per far uscire la palla fuori dalla linea di intercettazione dei difensori, effettuato in spazi ristretti, e ancora passaggio pallonetto (lob pass) che consente di “scavalcare” i difensori che sono in anticipo totale sul giocatore in post basso. Fra i più usati ci sono anche i passaggi consegnati (hand off) oggi molto di moda, efficaci perché fatti in situazione di grande velocità e di grandi spazi…molto difficile per la difesa…necessita di grande controllo, di capacità di arrestarsi, ripartire, cambiare direzione con grande equilibrio e grande tecnica.
o per passaggi meno frequenti si intende quelli che vengono usati con meno frequenza nell’arco della partita…forse 3-4 volte…fra i quali possiamo citare il più abusato cioè il passaggio a due mani direzionato al petto o battuto a terra, da utilizzare per lanci medio lunghi a campo aperto e…basta…perché quasi sempre si ha il difensore addosso che anche involontariamente ne intercetta la traiettoria rendendone così impossibile l’esecuzione, quelli dietro schiena…molto spettacolari…ma non sempre precisi, usati in situazione di soprannumero e con spazio non intasato da troppi difensori, ad uncino quasi simile al lob pass, usato per coprire distanze importanti e anche per ribaltare i lati del campo. Da rimbalzo difensivo inoltre, se ne abbiamo la possibilità, si può cercare subito con un passaggio base ball (usato per grandi distanze) di servire un compagno che corre in contropiede ed ha acquisito un vantaggio, per un facile canestro in soprannumero…infine l’assist…è il passaggio che chiunque di noi vorrebbe sempre fare…anche se potenzialmente ogni passaggio potrebbe esserlo…però non tutti possono essere assists…
Dobbiamo allenarci per avere QUALITA’. Effettuare un passaggio perfetto e preciso… i passaggi cattivi fanno perdere la palla, fanno perdere la fiducia, fanno perdere la partita… citazione di John Wooden.
Tiziano