Tirare un sasso, tirare un calcio ad un pallone, tirare una freccetta, tirare al luna park. chi non lo ha mai fatto???…e tutte queste attività…nonostante siano differenti tra loro… hanno in comune una peculiarità…bisogna centrare un bersaglio…
Nella pallacanestro il bersaglio è il canestro… e per poterlo centrare, bisogna imparare la giusta tecnica, sicuramente più complicata…che non dare un calcio al pallone… Infatti l’essenza del gioco è centrare più volte possibili il canestro avversario in un determinato periodo di tempo. Tutti vorremmo segnare valanghe di canestri, ma ciò sarà possibile in base al naturale talento, ad un adeguato allenamento che siamo disposti a fare, e soprattutto all’insegnante che ci trasmette le sue competenze.
Personalmente ho avuto il privilegio e la fortuna di avere giocato in un periodo dove c’erano tanti campioni da cui imparare…e potrei citarne tanti…ma aver giocato due anni insieme…a mio giudizio…al miglior insegnante degli anni 80…Drazen Dalipagic…che solo osservandolo capivi con quale facilità ed armonia tirava e come fosse naturale che la palla finisse dentro il canestro. Capivi anche che autostima e sicurezza avesse di se stesso, derivante dal fatto che sapeva che lui era il migliore e poteva sbagliare pochissimi tiri…mentre eri tu che sicuramente non riuscivi a difendere ogni azione efficacemente…e lui era sempre pronto a punirti. Guardandolo capivi come ripeteva automaticamente e perfettamente ogni piccolo particolare del gesto tecnico…e di quanto tempo dedicava quotidianamente a questo fondamentale…così mi sono ritrovato ad andare con lui in palestra un’ora prima dell’allenamento e a rimanere un’ora dopo… a tirare e a perfezionare la tecnica da ogni posizione…e a fare centinaia di gare di tiro a blocchi di 5 tiri, scommettendo una coca cola a blocco…e sapendo che se facevo 5 su 5…pareggiavo…quante coca cola ho pagato…ma quanto sono migliorato…non solo nella tecnica…ma soprattutto nella mentalità, perché ti abitui a segnare… per vincere o pareggiare…ed ho cominciando a pagare meno coca cola…contro un giocatore che faceva 95 canestri ogni 100 tiri…ho capito che la sua forza era nella sua mentalità…per lui era naturale fare canestro…perché ne faceva almeno 1000 ogni giorno…se non sei allenato a questo, dopo 200 tiri hai dolori alle braccia e alle spalle, i piedi e le gambe non spingono più come dovrebbero e l’armonia del movimento ti abbandona…risultato… spadelli…e il canestro diventa piccolo…come un anello… ma soprattutto la testa è già cotta…perché segnare richiede grande concentrazione.
PER FARE UN BUON TIRO DOBBIAMO CURARE
Equilibrio…la parola magica, piedi orientati al canestro, gambe cariche e piegate, palla raccolta all’altezza della pancia, mani che contengono la palla con decisione e delicatezza al tempo stesso, occhi al bersaglio…porto la palla sopra la testa e gradualmente distendo le gambe…fino alla completa estensione delle gambe e del braccio con cui tiro, mentre l’altra mano accompagna la palla fino all’altezza della testa, dando bilanciamento alla posizione… infine con una decisa frustata del polso la palla inizia la traiettoria…ruotando all’indietro…descrivendo una parabola… che la porterà dentro il canestro…Esistono decine di tipi di tiro che servono in situazioni diverse…tiri da sotto canestro, rovesciati, in gancio, di potenza, sottomano, tap in, in corsa, in controtempo…tiri da fuori area, piazzati e in sospensione, in uscita dai blocchi, da tre punti, su ribaltamento dei lati, in angolo e mezzo angolo… tutti i tiri possono essere presi avendo la palla in mano…meglio se dopo una finta un cambio di direzione e velocità…oppure giocando senza palla facendoci trovare smarcati per ricevere e tirare. Infine ci sono i TIRI LIBERI che sono spesso tiri che hanno un rituale di preparazione personale e di… superstizione…
PER FARE CANESTRO DOBBIAMO…
…metterci nelle condizioni di avere la percentuale migliore, quindi la prima condizione è tirare senza il difensore addosso…non forzare…tirare da posizioni e distanze abituali. Saper capire il momento della partita in cui effettuare un tiro sicuro. Saper riprodurre il tiro perfetto ed appropriato in qualsiasi situazione, mantenendo equilibrio autocontrollo, concentrazione, coraggio. Allenarci costantemente a migliorare tutti i particolari, e l’armonia del movimento in qualsiasi situazione, avere convinzione in se stessi e determinazione…sopportando la fatica, i dolori, la paura di sbagliare e le frustrazioni derivanti…continuando a lavorare ed insistere…con fiducia, ma soprattutto…pagando tante coca cola a qualcuno che ci insegni…è il segreto per imparare a fare canestro…
Non c’è gioia più bella, emozione più grande dal segnare il canestro della vittoria, e far vincere la propria squadra. Tante volte mi è capitato di segnare molti canestri in una partita…tante volte mi sono preso l’ultimo tiro…spesso segnandolo…e la sensazione che provi è di essere invincibile…altre volte sbagliandolo, con la sensazione di essere vulnerabile…ma ogni volta che serviva ero pronto a riprovarci con coraggio, ed ero sicuro di farcela, perchè ero pronto a sopportare il peso dell’eventuale sconfitta, e…questo è già il 50% della vittoria…l’altro 50% dipende dalla tecnica…ed è allenabile e migliorabile…
Tiziano